mercoledì 29 luglio 2015

Cosa succede quando è dura?

Oggi è dura.
Ma sono qui per imparare. Non posso permettere che la mEnte sia divorata da ciò che potrebbe mandare in stand by l'esistenza.
È dura sentire le emozioni che divorano dentro.
Imparare che l'esterno è un riflesso di ciò che è interno. Imparare che dietro al dramma della solitudine più totale vi è una ricchezza incredibile.
Imparare a stare con se stessi,  il proprio corpo, le proprie cellule, la propria materia.
Sono qui per imparare, mi ripeto.
Ed il vuoto sbrana la mEnte.
È solo un momento della giornata, mi ripeto.
Una volta uscita da questo livello, non ci sarà più niente a ferirmi.  Nemmeno le parole.
Sono nata con una percezione estremamente sensibile, è un vantaggio che mi permetterà di andare oltre, imparare. Smettere con il ciclo della rincarnazione. Sono qui per imparare le sfumature di una vita terrena, oltre c'è molto di più.
Il mio obiettivo è varcarlo,  è Vedere.
Il giudizio, l'accettazione, l'apprezzamento, sono solo riflessi. Tale realtà è solo un sogno in cui sto muovendo i passi dell'Anima. Il dolore, i traumi, le paure sono solo riflessi di un vissuto, ombre della mEnte.  Questo è uno dei tanti passaggi che puntano a temprare lo spirito.
Se assimilo in ogni mio atomo questo scopo, non ci saranno più limiti.
Vale la pena dar vittoria alle ombre ed ai riflessi nella mEnte per rinunciare a tale scopo?
Vale davvero la pena rinunciare, fermarsi?
No, mai.




martedì 28 luglio 2015

Ego - IO - Mente - Cervello - Corpo













Riflessione importante:

E' SOLO la mEnte, facente parte della creazione-manifestazione (Persona e personalita' dell'IO SONO), NON certo l'IO/Ego, e/o il tipo di Spirito che rappresenta ed identifica l’Essere, il quale segue la legge dell’entropia negativa-Neghentropia = accumulo dell’in-form-azione), che si struttura, si amplia, devia, mentisce, impara ed acquisisce dati o li perde, e li memorizza sempre piu' all'interno di se stessa, e che e' sempre al servizio dell'Ego/IO, perche' la mEnte, e' una struttura formata da energia plasmica a livello atomico - elettronico ed ogni atomo ed ogni elettrone contengono un gas fotonico che si struttura esso stesso,  attraverso gli spin (+ o -) dei fotoni che lo compongono e cio' per ogni atomo ed elettrone che li movimenta, e che la compongono....
....ed e' SEMPRE e SOLO essa (la mEnte) che DEVE essere indirizzata dal programma operativo di base (NEGHENTROPICO) per fare cio'; infine la mEnte organizza e struttura il cervello (hardware), successivamente struttura ed organizza  il corpo, la Persona, con i suoi sensori, nel QUI ed ORA es.: sul pianeta Terra, secondo il file-programma operativo del Progetto Vita che e’ insito in essa, e diviene nei fatti un’AniMa Vivente, contenente lo Spirito cioe’ l’insieme delle in-form-azioni che acquisisce e struttura in forme-immagini-mentali, sempre piu’ complesse, seguendo sempre la legge dell’entropia negativa.

Quindi per riassumere:
l'IO SONO/Ego, e' quindi SOLO l'osservatore immobile ed Infinito, che e’ nei fatti un buco sull’Infinito "VuotoQuantomeccanico", un micro buco nero, come lo siete anche Voi come IO sono, che si incarna-reincarna all’Infinito, manifestando la Sua propria e specifica mEnte, fatta di energia, come fosse la corticola di una bolla di sapone ove sulla periferia di essa, la corticola, si formano tutte le immagini che formano i concetti archetipali dei vari pensati acquisiti e/o creati, sul bordo-orizzonte degli eventi del Suo proprio buco.
E’ quindi SOLO ed UNICAMENTE la mente che differenzia i vari IO sono/Ego....e permette la loro distinzione...in quanto e' il primo livello dell'Incarnazione-reincarnazione a seconda del caso....
I libri che leggete e gli articoli che parlano dell’Ego (IO sono), non hanno questa chiarezza e semplicita' di linguaggio e quindi confondono le idee ai lettori poco attenti.

L’InFinito (ciò che contiene il tutto) è In Potenza d’Essere e questo, in tutti i suoi Punti matematici (Enti = Buchi del e sull'Infinito = punti di osservazione dell'InFinito), Esseri/Essenti = dotato per proprieta' intrinseca di Spirito = In-Form-Azione ed Energia per caratteristica intrinseca propria dell’InFinito, che sono  eternamente in movimento e che divengono, quando si incarnano, anime viventi = dotati di carne, ossa, sangue e di Spirito ed Energia all'interno del loro specifico Campo (Aura) all'interno dell'immenso Campo CEU dell'Universo; la parola EN TE, in italiano, significa anche “dentro di Te”.

L’InFinito quindi, non può che manifestarsi in InFiniti  Enti (Esseri o cose) ed in infiniti modi e MAI in uno solo ! quindi od il cosiddetto "Dio" è dentro in tutte le forme, cioè è vivente in ogni tipo di manifestazione dell’InFinito nel Finito, oppure non è vero che sia OnniPresente (che si trova in ogni posto), ne' OnniScente (facoltà di essere a conoscenza di tutto).

L'uomo ha come compito iniziale di capire chi e' da dove viene e dove va...nell'INFINITA'....e per arrivare a cio' fa esperienza vede, sente, tocca, ama, vive, fino a quando comprende la verita' su quelle domande, e da allora PARTECIPA nel ed al progetto Vita all'INFINITO.... che e' l'atto di Amore piu' grande che si possa concepire, questo e' l'UNICO scopo della Vita Terrestre.....manifestare l'INFINITO nell'INFINITA' del tempo e dello spazio negli infiniti possibili Universi....e Tutto cio' e' semplicemente MERAVIGLIOSO, alla faccia di mediatori, santi, madonne, gesu cristi, preti, pastori, guru, rabbini, preti, iman...partiti, ecc. !
Ci siamo solo NOI e l'INFINITO che noi rappresentiamo nel tempo presente e nel qui ora (consapevolmente o meno)....per raggiungere quelle consapevolezze e per iniziare anche noi a creare Universi nell'INFINITA' ! … fare altri ghirigori intellettuali, sono solo degli schemi mentali, perdite di tempo che generano divisioni fra gli uomini !

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Ricordiamo che:
La malattia e la sofferenza, come abbiamo già affermato, sono la conseguenza dei Conflitti Spirituali irrisolti, che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il Terreno adatto (la matrice), proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, in altre parole l’azione del male, cioè dell’ignoranza. Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
L'antico detto della Medicina Naturale e' questo: "
cio' che non si esprime, si imprime nell'organismo"..
Quindi una volta impresso nel fisico il Conflitto Spirituale va risolto, contemporaneamente al riordino delle funzioni metaboliche cellulare nei tessuti colpiti dal Conflitto Spiritual-Biologico.

Con lo studio dell’
Iridologia possiamo riscontrare che la prima parte del fisico, del corpo, che è in contatto con la parte spirituale, il Buco Nero, il buco pupillare è il Cerchio metabolico e proiezione del sistema nervoso in particolare il sistema nervoso Neurovegetativo, quello che soprassiede alle funzioni degli organi e precisamente una parte di quel sistema, quello che si chiama: Parasimpatico; infatti esso è legato alla contrazione pupillare; questo è a sua volta legato al Cerchio digestivo (bocca, faringe, esofago, stomaco, duodeno, intestino, ano), ma il fatto più importante che si evidenzia nell’iride è che è lo stomaco il primo organo legato alla “discesa” della Salute o della malattia, in quanto subito a contatto con questo cerchio digestivo vi è lo Stomaco e solo successivamente l’intestino, proprio a significare che il primo “organo” interessato alla Salute/malattia è proprio lo STOMACO + l'intestino, e da essi si dipartono con un movimento a spirale che fa “scendere” nel corpo fisico anche tutte le malattie ed è quindi in essi che occorre attivarsi per primi per normalizzare le digestioni (pH) cambiando alimentazione e divenendo Crudisti, questo per riordinare i processi di alimentazione-digestione e quindi quelli di nutrizione cellulare; da ciò si evince che l’alimento spirituale (informazioni + emozioni) e quello fisiologico (cibi solidi e liquidi) devono essere le nostre medicine ed i nostri rimedi giornalieri per star sempre bene.
La Natura ha una Legge inesorabile, ma altamente educativa: “
Chi sbaglia paga ed i cocci sono suoi”.
Tutto ciò che riguarda l’Essere (Salute fisica e Spirituale) risponde e deve confrontarsi a questa Legge Perfetta; non si può sfuggire a questa divina Giustizia.
Occhio per occhio, dente per dente”, ecco come la Manifestazione Universale si esplica; al di fuori di questa perfetta Legge NON vi è vera Giustizia; provate a buttarvi dal 3 piano od a tagliarvi un dito, la Natura non vi porgerà l’altra guancia, ma vi farà pagare fino all’ultimo tutto, compresi gli interessi, la vostra ignoranza sulla trasgressione alle Leggi delle strutture Viventi; ogni vostro atto nella vita quotidiana dovrà tenere conto di questa immane e perfetta Legge di Giustizia.


PSICHE e MALATTIE: "Nel corso dei miei viaggi ho incontrato uno scienziato che permetteva a  persone non vedenti dalla nascita di iniziare a vedere; ho parlato con  pazienti, dichiarati incurabili dopo aver subito un ictus decine di anni  prima, che sono stati aiutati a guarire con trattamenti neuroplastici; ho  conosciuto persone che hanno superato disturbi dell'apprendimento e che  hanno migliorato il proprio; ho raccolto prove secondo cui a ottant'anni è  possibile rendere più vivace la memoria in modo che funzioni come a  cinquantacinque. Ho visto pazienti «ricablare» il loro cervello attraverso i  pensieri, per risolvere traumi e ossessioni in precedenza considerati  insuperabili. Ho discusso appassionatamente con dei premi Nobel su come  dovremmo ripensare il nostro paradigma neurologico alla luce dell'evidenza  che il cervello è in continua trasformazione."
By Norman Doidge.


Materiale raccolto: http://www.mednat.org

Sapere cosa si ama è il primo passo per smettere di sapere e cominciare a Sentire cosa realmente vive nei nostri Cuori, smettendo di fare di quell'idea il castello per la nostra mEnte. E questo è il mio video:

lunedì 27 luglio 2015

Al vero Gabbiano Jonathan che vive nel profondo di tutti noi

 
Pensavo di scrivere. Avevo moltissimo da scrivere, avrei voluto parlare di ciò che mi distrugge. Ma sono giunta a questo spazio bianco e la mia mente ha smesso di suggerire le parole. Parole, ancora parole. 
Nello stesso modo in cui si smette di sentire e riconoscere se stessi allo specchio. 
Qualcosa è cambiato in me, e ciò spaventa. In così poco, troppo poco tempo.
Spaventa perdere il controllo e notare la separazione dal proprio corpo.
Il rifiuto dei bisogni primari.
Vorresti..vorresti e appena ne senti il sapore, lo stomaco si contorce in un rifiuto e disgusto. 
Mi spavento di ciò che è più forte di me, così deglutisco ma qualcosa continua ad opporsi e il corpo si dimena al di là della mia volontà.
E noto che tutta la mia esistenza fino ad ora ha ruotato in una ricerca continua di consensi, di aperture, di accettazione, di unione. 
Ed ora non deglutisco ciò che il Vedere mi propone: la cruda realtà. I castelli crollano e le speranze si dissolvono, non esiste nessuna accettazione, non esiste nessun consenso, nessuna apertura e nessuna ricerca. 
è tutta una pura illusione. Un riflesso
Un riflesso della mente e del mio vissuto in questa dimensione. 
Cerco ciò che essenzialmente è una sfumatura della vita terrena. 
Il risultato di un caotico processo evolutivo.
Esiste e non esiste. Come l'involucro di materia in cui risiedo. Non so con esattezza spiegare cosa realmente sto Sentendo, Vedendo, la mia percezione è ofuscata da timori, dolori, traumi. 
Vedo e Non Vedo. Il filo che separa tale percezione è così fino ed impercettibile.
Ma qualcosa dentro me suggerisce che sono sul percorso e tutto ciò ne fa parte.
Cercare me e non cercare me.
Ed ora sento dire "La vita è un sogno".
Ora comprendo, la vita è un sogno
Tutto ciò che sono in questa dimensione è un sogno, io stessa sono un sogno, ciò che mi circonda fa parte di un sogno. Siamo campi energetici, flussi di energia in una percezione materiale.
Mi pare che tutto sia realmente possibile e allo stesso tempo mi chiedo cosa stia succedendo.
è possibile che io mi trasformi e mi separi. 


"They're forming in circles from over my head
Calling in silence
I can only fall apart

And I feel their wings go

They're falling in pieces from over my head
Calling in silence
I can only fall apart

And I feel their wings go

They bind me in violet with my love in my head
My heart now an island
I can only fall apart

And I feel their wings go

And I feel their wings go

And I feel their wings go
And I feel their wings go
And I feel their wings go
"


"Il segreto, secondo Ciang, stava tutto qui: Jonathan doveva smettere di considerare se stesso prigioniero di un corpo limitato, un  corpo avente un'apertura alare di centodieci centimetri e i cui itinerari potevano venir tracciati su una carta nautica. Il segreto consisteva nel sapere che la sua vera natura viveva, perfetta come un numero non scritto, contemporaneamente dappertutto, nello spazio e nel tempo."


*Lyrics The Veils - Wires To Flying Birds
* Il gabbiano Jonathan Livingston - Richard Bach - p.69


giovedì 23 luglio 2015

Cosa succederebbe se nella possibilità di esprimere il tuo parere contrariato decidessi di rimanere in silenzio?


 

Cosa succederebbe se nella possibilità di esprimere il tuo parere contrariato decidessi di rimanere in silenzio?


Il vuoto d'aria tra un respiro e l'altro, trattieni per qualche frazione di secondo la voce collegata ai pensieri. 
Ma il fuoco dentro ti spinge a farlo, ti spinge ad aprire bocca.
Quando comprendi l'importanza degli eventi esterni perchè in grado di entrarti dentro per poi di nuovo uscire, da te, come aria dai polmoni: succede.
Succede che non puoi fermare il fuoco della voce che parte dall'ombelico in lingua di fuoco e si propaga come un raggio di sole fra le fitte nubi dei tuoi dubbi.
Il così detto "non riesco a starmene zitto/a" , "non riesco a far finta di niente".
E se il tuo fuoco dentro ha buone intenzioni, puoi semplicemente sperare che qualcuno ti ascolti e comprenda che la tua voce è semplicemente una stordita, un "hei, ritorna in te!" , "non dire sciocchezze".
A questo punto mi chiedo quante volte nella nostra vita, diamo spazio non soltanto alla voce, ma anche alle buone intenzioni del fuoco dentro.
Quante volte parliamo, ci confrontiamo, e lasciamo che le parole invece di risvegliare, feriscano e tormentino.
"Ne ferisce più la parola che la spada" e aggiungerei, sempre!

Mi guardo a fondo e mi chiedo: "Quante volte il fuoco dentro è stato sprigionato per le buone intenzioni?"
Peccato che me ne accorga talvolta troppo tardi, non medito abbastanza da osservare negli occhi il mio interlocutore e aprire quella porta.
La porta del sentire, così anche se potrebbe esser tardi, richiamo il fuoco dentro e cerco di instaurare un dialogo, un filo conduttore in cui le parole possano valicare i limiti dei nostri pregiudizi, del nostro ego e toccare di nuovo il tempio del cuore.


 
Quando non vi è comprensione, quando avverto la frustrazione dell'altro durante una discussione, in me prevalica il disagio e il languido dispiacere che da alle parole la forma di una sostanza viscida in gola. 
L'unico modo per scacciarla non è ingoiare e dunque, rimanere in silenzio, talvolta chiudersi e piangere. Ma sembra piuttosto essere il "rimanere", l'umiltà di dire "Mi dispiace" e dirsi "facciamo in modo di tornare di nuovo collegati", "cerchiamo il modo di ricongiungere i puzzle dell'ascolto, del sentire".
E un'altro sostantivo, che da umidità alle parole secche rimaste in qualche angolo della bocca, è sussurrare "Scusa".
Lasciare dello spazio e del silenzio in seguito affichè le onde impetuose dei pensieri e dell'ego si plachino fino a far ritornare il battito dell'affetto, dell'apprezzamento, dell'autostima, della fiducia. 

Mi rendo conto che il nostro comportamento indotto è stato plasmato affinchè tutti noi dassimo vita a perfetti stratagemmi in cui le parole potessero essere usate per dominare e non per condividere.
è un lavoro che richiede volontà ed autodisciplina da applicare e da gestire costantemente, ma ciò che può aiutarti a farlo è la forza del Cuore.
Nel cuore risiedono i sentimenti, tesori di tale tempio.
Solo con l'Anima (o Coscienza del Sè, o ancora Sè Superiore etc..) possiamo riconoscere a quale di essi apportare energia.
  Ma ti sei mai chiesto..

Cosa succederebbe se nella possibilità di esprimere il tuo parere contrariato decidessi di rimanere in silenzio?




mercoledì 22 luglio 2015

Presentazione dei Blog!





Buongiorno! Sono felicissima di pubblicare il mio primo video sulla presentazione dei Blog!


Sono Deb, una persona dinamica, creativa e con tantissime idee per la testa!

Mi piace poter condividere con voi e creare uno scambio di informazioni,

di idee e di pensieri!

Accetto commenti costruttivi mentre le confessioni discriminatorie, offensive

e di poco gusto saranno ignorate o ancora meglio cancellate.





lunedì 20 luglio 2015

Sebbene io non ti veda




"Io non ti vedo. So bene che sei qui, dietro una parete fragile di mattoni e di calce,
alla portata della mia voce,
se io ti chiamassi.
Ma io non chiamerò."


Ed è così che anche per questo primo post, riprendo le parole di Pedro Salinas.
Quel "ma io non chiamerò" che sorpassa la speranza di donare salvezza, di lanciare una corda;

verso chi, l'altro? 
No, non esiste l'altro senza aver visto noi stessi.
Si evita così di dare parole al silenzio, agli spazi vuoti e necessari. Si scansa l'idea di poter sempre rincorrersi, quando invece è essenziale sentire.
Noi sentiamo ciò che ci circonda, sentiamo il pianto come il riso, sentiamo la gioia come la disperazione.

"..se io ti chiamassi. Ma io non chiamerò."

Quando si smette di percepire il mondo soltanto con la nostra vista, quando si smette di guardare e di rimuginare su tutto ciò che addobba la nostra esile esistenza. Sembra uno stabile scudo quando invece è semplice e debole come un castello di mattoni di carta. Quando si giunge al punto critico della vita ordinaria, allora si comprende l'inutilità dell'aggrapparsi a quello scudo.
Quello scudo, che altro non è che un muro da cui vediamo la realtà, è l'ammasso delle nostre debolezze. è l'intricato nodo che sostiene i pensieri di una voce che ci accompagna per tutto il giorno: giudica, critica, ti dice cosa fare, cosa sostenere, cosa rifiutare. Protetti da un muro di parole, barriere mentali.

"Io non ti vedo. So bene che sei qui,"

E giunti alla distruzione di quel muro, non è più sostenibile la vita ordinaria. Perché ti chiedi.
Perché ciò che era necessario, ora non lo è.
Osservi il vuoto che ti circonda ed i pensieri non parlano, essi cercano di risollevarti l'esistenza.
Cerchi nella quiete i posti ed i mezzi che ti spingono a liberare la vita che hai dentro.

Hai bisogno di correre eppure nella corsa cerchi il silenzio e senti pulsare l'energia; concepisci la materia di cui sei fatto e che oltre ad essa c'è molto di più.

Oggettivamente ti accorgi che nessuna cosa ti ferma, nessuna. Sei nella continua ricerca, come un folle gioisci di ciò che vibra fra le corde della tua anima e allo stesso tempo ti danni di non aver pace.
Perché la pace, come tutti gli altri stati d'animo, sono essenzialmente sensazioni istantanee.
Senti il desiderio di raggiungere la vetta della tua essenza, come un piccolo falco in cerca del suo primo volo. 
Perché è questo che vuoi fare: volare, andare, realizzare, scorgere, ammirare, provare.. ma il tutto è concentrato nel primo grande volo.

"..alla portata della mia voce."

Avverti che da un momento all'altro saresti in grado di farlo, che sta per giungere il tuo momento.
Sarai finalmente in grado di vedere e di continuare a vedere oltre.
  
E forse, giunti fino a questo punto.. qualcuno starà ancora pensando che i miei riferimenti puntano sempre all'adempimento di se stessi nella società. 
Vi è così tanta somiglianza nel non trovare pace che l'unico modo, per chi si aggrappa alla vita ordinaria, di sentirsi pieno è di continuare a correre per trovare un porto sicuro su cui vivere il suo sogno terreno.

Ciò che differenzia un uomo ordinario da un uomo non ordinario, è che questo ultimo non mira a nessuno porto sicuro e sogno terreno e la sua ricerca non è altro che un viaggio meraviglioso anche nella sofferenza. Oggi piange e si dispera, domani sorride e si rallegra, perché l'esperienza insegna, e l'insegnamento dona consapevolezza.
Consapevolezza di ciò che viviamo.

Personalmente credo di aver scelto fin dall'infanzia il percorso di una vita non ordinaria, 
perciò, sebbene io non ti veda, so che sei qui, dietro una parete fragile di mattoni e di calce, alla portata della mia voce, se io ti chiamassi. Ma io non chiamerò.