venerdì 23 ottobre 2015

Everest - Storia di uomini per mete incerte.



Voglio parlarvi di questo film che ho visto in settimana.

Non mi intendo di cinema, posso solo descrivere che tipo di emozioni e riflessioni mi ha trasmesso.
Dopo le premesse, veniamo al punto.

Perché ho voglia di parlare di questo film?
è molto semplice.
Vi siete mai chiesti perché certe persone scelgono di intraprendere percorsi apparentemente impossibili o definitivamente impossibili?
Personalmente me lo chiedo da quando sono nata a volte con una certa irritazione: perché non se ne rimangono a casa tranquilli a godersi la vita?
Poi arriva un giorno in cui mi guardo allo specchio, è uno di quei giorni soliti in cui vorresti sparire, annullarti, in cui ti senti apatica, e ti chiedi ma che razza di vita sto facendo? Che strada sto intraprendendo? Mi sento infelice.
E sapete perché?
Perché noi non stiamo Vivendo.
Stiamo semplicemente Esistendo.
Aggrappandoci a quei pochi istanti di quiete emotiva.. poi ritorna la tempesta, talvolta è solo nebbia e ghiaccio intorno al cuore.

Ma cosa stiamo aspettando? Aspettando Godot.
Intanto le nostre energie sono dirette verso la deriva: infelicità, insoddisfazioni, disturbi, malattie..

Ti svegli durante la notte: Ma cosa sto aspettando? Perché ho smesso di sorridere?

Dunque arriva "Everest" storia vera di persone che per motivi apparentemente insoliti scelgono di prefiggersi un obiettivo: giungere alla vetta della montagna.
Storia di coraggio, tenacia, resilienza, sacrificio.
Perché ho scelto di vedere questo film?
Per lo stesso motivo che ha accompagnato i protagonisti di questa storia a tuffarsi in una sfida, non contro il tempo e nemmeno contro se stessi, ma una sfida nel cercare di raggiungere lo scopo delle loro esistenze. 
In questo caso è il destino sotto le vesti della montagna a scegliere per loro se il viaggio intrapreso li renderà uomini liberi o vittime delle loro paure e specialmente delle loro menti.


Voglio citare brevemente la risposta di un esperto scalatore sul concetto di competizione fra uomini:
"Non vi dovrebbe essere alcuna competizione fra uomini, la vera competizione qui è fra l'uomo e la montagna. E l'ultima parola spetta sempre alla montagna."
Non tutti i partecipanti riusciranno a superare gli ostacoli posti.. da chi? Da se stessi o dalla montagna?
Questa è la domanda che mi ha sollazzato il cervello per tutto il secondo tempo del film.
Trovando solo qualche giorno dopo la risposta.

Se siete in viaggio nelle vostre vite verso mete ignote ma di cui vi sentite attratti Everest vi renderà partecipi di una storia che vi lascerà interdetti.
Senza risposte certe se non che.. l'ultima parola spetta sempre al destino.



Recensione piacevole:

http://www.culturaeculture.it/spettacoli/everest-film-trailer-recensione-68241/